sabato 8 febbraio 2014

La preghiera più bella di chi ama la Parola di Dio


La Parola di Dio deve incarnarsi in noi così come il Verbo di Dio, Parola definitiva del Padre, si fece carne nel grembo di Maria, Colei che custodiva gli eventi di Cristo meditandoli nel suo cuore, la Vergine che ascoltava la Parola di Dio e la osservava. 
La Parola si farà carne nella nostra vita se concepita dallo Spirito Santo, così come è avvenuto nell'Incarnazione di Gesù nel ventre di Maria, sede della Sapienza: ecco perché occorre invocare la luce dello Spirito Santo, che con i Suoi santi doni elargisce volentieri la Sapienza a quanti sinceramente la domandano, come fece il re Salomone.
La disponibilità e la docilità alla realizzazione della volontà di Dio che si manifesta nella Sua Parola trova il proprio modello nel sì di Maria, che in perfetta obbedienza ai disegni del Padre si dichiarò "ancella del Signore", desiderosa che si compisse in Lei la Sua Parola.
Questo genera il mistero della nostra salvezza: il Verbo si fa carne, e pone la propria dimora dentro di noi, similmente a quanto avviene con la Comunione eucaristica sacramentale. Delizia di Dio è piantare la Sua tenda tra gli uomini, ci assicura la stessa Sacra Scrittura. 
Ecco il grande miracolo: la presenza di Gesù in mezzo a noi!
Accompagniamo dunque la meditazione della Parola di Dio con la preghiera responsoriale (biblica anch'essa) dell'Angelus, per domandare con Maria l'incarnazione della Parola in noi e la grazia di metterla in pratica!

L'angelo del Signore portò l'annuncio a Maria 
Ed Ella concepì per opera dello Spirito Santo.
Ave Maria ...

Eccomi, sono la serva del Signore:
Si compia in me la Tua Parola.
Ave Maria ...

E il Verbo si fece carne
E venne ad abitare in mezzo a noi.
Ave Maria ...

Prega per noi, Santa Madre di Dio
Affinché siamo resi degni delle promesse di Cristo.

Preghiamo
Infondi nel nostro spirito la Tua grazia, o Padre,
Tu, che all'annuncio dell'angelo ci hai rivelato
l'Incarnazione del Tuo Figlio,
per la Sua Passione e la Sua Croce
guidaci alla gloria della Resurrezione.
Per Cristo nostro Signore.
Amen.

Gloria al Padre ... (3 volte)

Per i fedeli defunti:
L'eterno riposo ...

Invochiamo infine anche il nostro angelo:
Angelo di Dio ...

Parola di vita - febbraio 2014



E' importante che la Parola di Dio incida profondamente e radicalmente nella nostra vita concreta di ogni giorno. Un valido aiuto che da circa 70 anni è un punto di riferimento per milioni di persone in tutto il mondo è la pratica mensile della "Parola di vita", una meditazione a un versetto della Sacra Scrittura commentata in modo accessibile a tutti con spunti e suggerimenti per informare azioni, scelte e comportamenti della vita dei cristiani.

“Beati i puri di cuore perché vedranno Dio” (Mt 5,8)

La predicazione di Gesù si apre col discorso della montagna. Davanti al lago di Tiberiade su una collina nei pressi di Cafarnao, seduto, come usavano fare i maestri, Gesù annuncia alle folle l’uomo delle beatitudini. Più volte nell’Antico Testamento risuonava la parola “beato” e cioè l’esaltazione di colui che adempiva, nei modi più vari, la Parola del Signore.

Le beatitudini di Gesù riecheggiavano in parte quelle che i discepoli già conoscevano; ma per la prima volta essi sentivano che i puri di cuore, non solo, come cantava il Salmo, erano degni di salire sul monte del Signore, ma addirittura potevano vedere Dio. Quale era dunque quella purezza così alta da meritare tanto? Gesù l’avrebbe spiegato più volte nel corso della sua predicazione. Cerchiamo perciò di seguirlo per attingere alla fonte dell’autentica purezza.

“Beati i puri di cuore perché vedranno Dio”

Anzitutto, secondo Gesù, vi è un mezzo sovrano di purificazione: “Voi siete già mondi in virtù della Parola che vi ho annunziato”. Non sono tanto degli esercizi rituali a purificare l’animo, ma la sua Parola. La Parola di Gesù non è come le parole umane. In essa è presente Cristo, come, in altro modo, è presente nell’Eucaristia. Per essa Cristo entra in noi e, finché la lasciamo agire, ci rende liberi dal peccato e quindi puri di cuore.

Dunque la purezza è frutto della Parola vissuta, di tutte quelle Parole di Gesù che ci liberano dai cosiddetti attaccamenti, nei quali necessariamente si cade, se non si ha il cuore in Dio e nei suoi insegnamenti. Essi possono riguardare le cose, le creature, se stessi. Ma se il cuore è puntato su Dio solo, tutto il resto cade.

Per riuscire in questa impresa, può essere utile, durante la giornata, ripetere a Gesù, a Dio, quell’invocazione del Salmo che dice: “Sei tu, Signore, l’unico mio bene!”. Proviamo a ripeterlo spesso, e soprattutto quando i vari attaccamenti vorrebbero trascinare il nostro cuore verso quelle immagini, sentimenti e passioni che possono offuscare la visione del bene e toglierci la libertà.

Siamo portati a guardare certi cartelloni pubblicitari, a seguire certi programmi televisivi? No, diciamogli: “Sei tu, Signore, l’unico mio bene” e sarà questo il primo passo che ci farà uscire da noi stessi, ri-dichiarando il nostro amore a Dio. E così avremo acquistato in purezza.

Avvertiamo a volte che una persona o un’attività si frappongono, come un ostacolo, fra noi e Dio e inquinano il nostro rapporto con Lui? È il momento di ripeterGli: “Sei tu, Signore, l’unico mio bene”. Questo ci aiuterà a purificare le nostre intenzioni e a ritrovare la libertà interiore.

“Beati i puri di cuore perché vedranno Dio”

La Parola vissuta ci rende liberi e puri perché è amore. È l’amore che purifica, con il suo fuoco divino, le nostre intenzioni e tutto il nostro intimo, perché il “cuore” secondo la Bibbia è la sede più profonda dell’intelligenza e della volontà.

Ma c’è un amore che Gesù ci comanda e che ci permette di vivere questa beatitudine. È l’amore reciproco, di chi è pronto a dare la vita per gli altri, sull’esempio di Gesù. Esso crea una corrente, uno scambio, un’atmosfera la cui nota dominante è proprio la trasparenza, la purezza, per la presenza di Dio che, solo, può creare in noi un cuore puro. È vivendo l’amore scambievole che la Parola agisce con i suoi effetti di purificazione e di santificazione.

L’individuo isolato è incapace di resistere a lungo alle sollecitazioni del mondo, mentre nell’amore vicendevole trova l’ambiente sano, capace di proteggere la sua purezza e tutta la sua autentica esistenza cristiana.

“Beati i puri di cuore perché vedranno Dio”

Ed ecco il frutto di questa purezza, sempre riconquistata: si può “vedere” Dio, cioè capire la sua azione nella nostra vita e nella storia, sentire la sua voce nel cuore, cogliere la sua presenza là dove è: nei poveri, nell’Eucaristia, nella sua Parola, nella comunione fraterna, nella Chiesa.

È un pregustare la presenza di Dio che comincia già da questa vita “camminando nella fede e non ancora in visione” fino a quando “vedremo faccia a faccia” eternamente.

(meditazione di Chiara Lubich)

Liturgia della Parola - V domenica del Tempo ordinario / anno A


Pieno di luce è il ricco tesoro che la divina Liturgia eucaristica di questa domenica ci offre attingendo al prezioso e sacro scrigno della Parola di Dio!
Il Signore stesso, attraverso la profezia di Isaia, ci insegna che le opere di misericordia, di vera carità e solidarietà, di giustizia, di amore, di comprensione, compassione e consolazione verso tutta l'umanità sofferente, a partire da ogni prossimo che ci passa accanto, diventano luce vera, che sorge come l'aurora e brilla fra le tenebre del mondo.
Il salmo responsoriale riassume il medesimo concetto nel ritornello "Il giusto risplende come luce" proprio per la sua misericordia, pietà e giustizia, che lo rende felice e saldo per sempre.
Gli fa eco la Parola del Signore Gesù, che nel Vangelo, che ci chiama in prima persona ad essere luce per il mondo, facendo risplendere la luce delle opere buone dell'intera comunità ecclesiale affinché il mondo riconosca di dover rendere gloria a Dio. Se è vero infatti che gli atti di carità di ciascun cristiano non devono essere ostentate e vantate (non sappia la sinistra ciò che fa la destra) ma nascoste nel silenzio sotto gli occhi di Dio solo, le "vostre" (al plurale!) opere buone, cioè quelle collettive fatte a nome di tutta la Chiesa e non dei singoli, devono risplendere a testimonianza per il mondo!
Come facciamo ad essere luce del mondo, così come ci vuole Gesù? Seguendo Lui e imitando Lui, Colui che con certezza ha potuto affermare: "Io sono la luce del mondo: chi segue me avrà la luce della vita".

Così dice il Signore:
«Non consiste forse [il digiuno che voglio] 
nel dividere il pane con l’affamato, nell’introdurre in casa i miseri, senza tetto,
nel vestire uno che vedi nudo,
senza trascurare i tuoi parenti?
Allora la tua luce sorgerà come l’aurora,
la tua ferita si rimarginerà presto.
Davanti a te camminerà la tua giustizia,
la gloria del Signore ti seguirà.
Allora invocherai e il Signore ti risponderà,
implorerai aiuto ed egli dirà: “Eccomi!”.
Se toglierai di mezzo a te l’oppressione,
il puntare il dito e il parlare empio,
se aprirai il tuo cuore all’affamato,
se sazierai l’afflitto di cuore,
allora brillerà fra le tenebre la tua luce,
la tua tenebra sarà come il meriggio». 
(Isaia 58,7-10)


Il giusto risplende come luce.
Spunta nelle tenebre, luce per gli uomini retti:
misericordioso, pietoso e giusto.
Felice l’uomo pietoso che dà in prestito,
amministra i suoi beni con giustizia.
Egli non vacillerà in eterno:
eterno sarà il ricordo del giusto.
Cattive notizie non avrà da temere,
saldo è il suo cuore, confida nel Signore.
Sicuro è il suo cuore, non teme,
egli dona largamente ai poveri,
la sua giustizia rimane per sempre,
la sua fronte s’innalza nella gloria.
(Salmo 111)


Io, fratelli, quando venni tra voi, non mi presentai ad annunciarvi il mistero di Dio con l’eccellenza della parola o della sapienza. Io ritenni infatti di non sapere altro in mezzo a voi se non Gesù Cristo, e Cristo crocifisso. 
Mi presentai a voi nella debolezza e con molto timore e trepidazione. La mia parola e la mia predicazione non si basarono su discorsi persuasivi di sapienza, ma sulla manifestazione dello Spirito e della sua potenza, perché la vostra fede non fosse fondata sulla sapienza umana, ma sulla potenza di Dio.
(2 Corinzi 2,1-5)


Alleluia, alleluia.
Io sono la luce del mondo, dice il Signore;
chi segue me, avrà la luce della vita.
Alleluia.
(Giovanni 8-12)



In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Voi siete il sale della terra; ma se il sale perde il sapore, con che cosa lo si renderà salato? A null’altro serve che ad essere gettato via e calpestato dalla gente.
Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città che sta sopra un monte, né si accende una lampada per metterla sotto il moggio, ma sul candelabro, e così fa luce a tutti quelli che sono nella casa. Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre vostro che è nei cieli».
(Matteo 5,13-16)

giovedì 6 febbraio 2014

Primo giorno


Dio disse: "Sia la luce!". E la luce fu. 
Dio vide che la luce era cosa buona 
e separò la luce dalle tenebre 
e chiamò la luce giorno e le tenebre notte.
E fu sera, e fu mattina: primo giorno.
(Genesi 1,3-5)

Il "primo giorno"
Carissimi amici, primo giorno di vita di questo nuovo blog pieno di luce! E' la luce vera che illumina il mondo, quella che emana da Cristo Gesù, "Sole di giustizia", Verbo eterno del Padre, Parola per mezzo della Quale tutte le cose sono state create, Parola che si è fatta carne per stare con noi e salvarci. 
Inauguriamo il blog proprio oggi, 6 febbraio, sotto la protezione di Santa Lucia, vergine e martire siracusana, nel giorno in cui secondo l'antico calendario liturgico della Chiesa di Siracusa si celebrava la commemorazione delle traslazioni delle reliquie della Patrona.
Lucia, Santa della luce e casto tempio dello Spirito Santo, invoca su di noi la luce e i doni dello Spirito per comprendere e vivere la Parola di Dio!